Archivi per la categoria ‘Venezia 2008’

Dopo 35 anni di violenta censura “ORFEO 9″ trionfa alla Mostra del Cinema di Venezia

martedì, 16 settembre 2008

Di Carlo Infante

Standing ovation per Tito Schipa Junior

Nel ‘69, grazie a Pietro Garinei e Sandro Giovannini, che gli offrirono il Teatro Sistina, nell’ambito di una rassegna giovanile, Tito Schipa Junior scrisse il musical Orfeo 9, prima opera rock italiana originale e prima nel mondo ad essere rappresentata in teatro (il 23 gennaio del ‘70).

Rielaborazione, in chiave rock, del mito di Orfeo ed Euridice, ruba il numero al brano dei Beatles “Revolution 9”.

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Torna visibile e integra l’immaginifica opera rock di Tito Schipa jr.

lunedì, 15 settembre 2008

Di Davide Pulici

Dopo più di trent’anni di ostracismo e di censura, l’immaginifica opera rock che assume la favola di Orfeo e Euridice come mot de passe al varco verso la libertà totale, torna visibile e integra. Il mito nel mito…

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Recensione ORFEO 9 (1973)

giovedì, 11 settembre 2008

Di kowalsky

In un mondo che è deserto, un uomo diventa la città.

C’era un tempo, non troppo lontano, in cui la creatività si misurava anche attraverso la musica.

Misticismo hippie, rivoluzione culturale, pacifismo senza inutili boomerang ideologici, la libertà che non c’è ma si può trovare, la schiavitù da cui liberarsi.

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Venezia 65: Orfeo 9

lunedì, 8 settembre 2008

Di Simona

Fuori Concorso

Orfeo 9, di Tito Schipa Jr.

Renato Zero e Tito Schipa Jr.

Renato Zero e Tito Schipa Jr.

Il film scelto per chiudere ques’edizione della Mostra, Orfeo 9, meriterebbe una recensione ben più lunga ed articolata di quanto non si riesca a pubblicare in pochi paragrafi, su un blog. Tito Schipa Jr. (figlio del celebre tenore) è l’autore, compositore, interprete e regista dell’opera, nata a teatro (andò in scena al Sistina nel 1970) e divenuta successivamente un film. Figlio dell’epoca che vide nascere altre rock-opera mondialmente note quali Jesus Christ Superstar, The Rocky Horror Picture Show, Hair e Tommy degli Who; Orfeo 9 – nonostante possa fregiarsi del titolo di prima rock-opera mai realizzata in Italia – è stato severamente censurato (per via delle scomode tematiche legate alla droga ed alla ricerca della libertà da parte di una generazione ‘problematica’ come quella dei figli dei fiori) e ritirato dalle scene, eppure mai del tutto dimenticato: la colonna sonora non ha mai smesso di vendere nell’arco di questi 35 anni ed è ormai arrivata all’ottava edizione.

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VENEZIA 65 – “Orfeo 9” di Tito Schipa Jr. (Fuori Concorso)

lunedì, 8 settembre 2008

Di Davide Di Giorgio

Riscoprire dopo più di trent’anni la prima opera rock italiana significa rendersi conto della estrema vitalità di un cinema più spregiudicato di quello attuale, afflitto da una medietà e da una costante ricerca del consenso di massa oltremodo inquietante. Eppure, anche se rapportato al cinema di ieri, il film è contemporaneamente dentro e fuori i meccanismi produttivi dell’epoca, risultando un oggetto che sembra letteralmente venire dallo spazio

Renato Zero e Tito Schipa Jr.

Renato Zero e Tito Schipa Jr.

Non poteva esserci chiusura migliore per una Mostra di Venezia che ha dedicato ampia parte del suo programma a una interessante mappatura del cinema italiano di oggi e di ieri: nel riscoprire Orfeo 9, particolare opera rock realizzata da Tito Schipa Jr. (nipote dell’omonimo tenore salentino) nel 1973 per la televisione e dimenticata per anni, sembra infatti di assistere a una chiosa della retrospettiva “Questi fantasmi”, a dimostrazione di come tanto cinema (e tv) del passato fosse molto più vitale e spregiudicato rispetto a quello del presente che, pur con la discreta qualità dei film presentati in concorso e non, rivela una inquietante medietà, una ricerca costante del consenso di massa che dice di un sistema culturale pavido e troppo poco incline all’azzardo.

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